Dalle prime macchine di calcolo ai concetti moderni
La storia del computer inizia molto prima dell’informatica moderna: trova le sue radici nelle prime macchine create per facilitare i calcoli. Una delle più antiche è l’abaco, utilizzato da oltre 4.000 anni.
Nel XVII secolo, inventori come Blaise Pascal e Gottfried Leibniz progettarono i primi calcolatori meccanici in grado di eseguire addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni.
Charles Babbage e Ada Lovelace: i genitori del computer moderno
Nel XIX secolo, il matematico inglese Charles Babbage progettò la macchina analitica, considerata il primo vero computer programmabile della storia.
La sua collaboratrice, Ada Lovelace, scrisse il primo algoritmo destinato a una macchina: è riconosciuta oggi come la prima programmatrice della storia.
I computer del Novecento: da ENIAC ai transistor
Il primo computer elettronico funzionante fu ENIAC (1945): grande quanto una stanza, richiedeva enormi quantità di energia e migliaia di valvole termoioniche.
La vera rivoluzione arrivò con l’invenzione del transistor (1947), che permise computer più piccoli, veloci e affidabili.
Il microchip e la nascita del personal computer
Negli anni ‘70, l’integrazione dei circuiti su microchip portò alla nascita di aziende come Apple, IBM e Microsoft.
Nel 1981 comparve il primo IBM PC, seguito dal celebre Apple Macintosh (1984) che introdusse l’interfaccia grafica e il mouse al grande pubblico.
Dall’era di Internet agli smartphone
Con la diffusione di Internet negli anni ‘90, il computer divenne una finestra sul mondo. Dagli anni 2000 in poi, laptop, tablet e smartphone hanno reso la tecnologia sempre più personale e portatile.
I computer di oggi: tra AI, quantistica e nanotecnologie
Oggi i computer sono centinaia di milioni di volte più potenti dei primi calcolatori. Le nuove frontiere includono:
- intelligenza artificiale,
- computer quantistici,
- chip miniaturizzati,
- reti globali ultra-veloci.
È una rivoluzione continua, e la tecnologia del futuro potrebbe superare ogni immaginazione.
